Annunciata durante l’evento di Verona Arena di Pace e Disarmo il 25 aprile 2014, la mobilitazione che promuove un modello di difesa civile non armata e nonviolenta entra nel vivo con centinaia di punti dove firmare nelle piazze italiane in occasione della Festa di Liberazione e del Primo maggio
Manca meno di un mese al termine per la raccolta firme per la campagna Un’altra difesa è possibile: domani 25 aprile e il 1 maggio l’occasione per aderire sarà una delle centinaia di piazze cittadine in cui saranno presenti i banchetti della mobilitazione di varie associazioni della società civile, che chiede la creazione di un modello di difesa non armata e nonviolenta (qui la proposta nel dettaglio).
La campagna prevede la consegna delle firme in Parlamento il 23 maggio 2015. “Dalla Sicilia alla Val d’Aosta, ogni giorno decine di banchetti di raccolta firme e di iniziative di riflessione stanno portando tenacemente avanti la proposta di legge di iniziativa popolare per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Sono attivi comitati locali, a cura degli importanti soggetti nazionali che aderiscono alle Reti promotrici, ma anche piccoli, sorprendenti gruppi spontanei, come le signore di Anzola Emilia o le studentesse di Carpi o i volontari civili di Piacenza, spiega Pasquale Pugliese, uno degli ideatori dei coordinatori regionali della Campagna. E’ un dispiegamento, quasi da manuale, di quella che Aldo Capitini definiva la “prima fase del potere” il potere dal basso senza il governo, fatto “di allargamento delle aperture, di addestramento alle tecniche della nonviolenza, di miglioramento della zona in cui si vive – perché da un periferia onesta, pulita, nonviolenta, avverrà la resurrezione del mondo – di lavoro educativo, di impostazione di continue solidarietà con altri nella rivoluzione permanente per la democrazia diretta, connessa intimamente con la nonviolenza”.
A questo link l’elenco dei centri cittadini, in continuo aggiornamento, in cui si può aderire alla campagna Un’altra difesa è possibile.
Articolo per Vita.it di Daniele Biella