Tre milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015, 2016 per l’entrata “nella fase operativa” della sperimentazione dei Corpi civili di Pace.
L’iniziativa – a cura del dipartimento della Gioventu’ e del Servizio civile nazionale, di concerto con il ministero degli Esteri – ha l’obiettivo di promuovere solidarieta’ e cooperazione nazionale e internazionale e “la tutela dei diritti sociali, i servizi alla persona e l’educazione alla pace tra i popoli”.
L’attivita’ dei corpi civili di pace si sviluppera’ nelle seguenti aree: di conflitto, a rischio conflitto o post conflitto (125 volontari); di emergenza ambientale in Paesi esteri (50 volontari); di emergenza ambientale in Italia (25 volontari).
La formazione dei giovani volontari ammessi alla sperimentazione dei corpi civili di pace e’ a carico dell’ente o dell’organizzazione proponente il progetto in collaborazione o partenariato con centri studi, di ricerca, istituti universitari, e altri organismi di competenze nelle materie relative ai progetti.
Per l’occasione sara’ istituito un apposito comitato, presieduto dal capo del dipartimento della Gioventu’ e del Servizio Civile nazionale, con compiti di monitoraggio e valutaziomne sulla sperimentazione. Infine, la valutazione dei progetti dei corpi civili di pace sara’ affidata a un soggetto terzo e indipendente.
“Questo e’ un segnale fondamentale che il nostro Paese vuole dare- ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto a Montecitorio- di dialogo tra i popoli, integrazione sociale e inclusione, per una societa’ piu’ coesa e piu’ giusta”. “Credo che il Servizio Civile- ha aggiunto- svolga una funzione fondamentale da questo punto di vista e il Governo investe in questa direzione”.