Un’altra difesa è possibile: una legge di iniziativa popolare per un servizio civile non armato
La Campagna “Un’altra Difesa è possibile” punta a raccogliere almeno 50mila firme entro la fine di maggio. L’obiettivo dei promotori è quello di dare piena attuazione all’art. 52 della Costituzione (sacro dovere della difesa della patria) istituendo forme di Difesa civile e non violenta in coerenza con l’art. 11 (ripudio della guerra)
ROMA – Con la giornata nazionale di raccolta firme del 10 dicembre – Giornata mondiale dei Diritti Umani – si è formalmente aperta la Campagna “Un’altra Difesa è possibile“, che punta a raccogliere almeno 50mila firme entro la fine di maggio per una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo ‘Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta’. L’obiettivo dei promotori è quello di dare finalmente piena attuazione all’art. 52 della Costituzione (sacro dovere della difesa della patria) istituendo forme di Difesa civile e nonviolenta in coerenza con l’art. 11 (ripudio della guerra).
I Corpi civili di pace. In concreto, la proposta di legge che i cittadini potranno sottoscrivere prevede di istituire un dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il disarmo e che abbia forme di collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, quello dei Vigili del fuoco e col Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il finanziamento della nuova Difesa civile sarebbe garantito, oltre che dallo spostamento di risorse dalla spesa militare, sostanzialmente rimasta immutata nonostante la crisi, anche dalla possibilità per i contribuenti di destinare a questo scopo il 6xmille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
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