Il Consiglio direttivo del Comitato provinciale degli Enti di Servizio Civile (Copresc) di Reggio Emilia, riunitosi il 19 maggio ha deciso di sostenere la campagna “Un’altra difesa è possibile” che promuove la Legge di iniziativa popolare per la “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta”. Si tratta di una proposta di legge – promossa sul piano nazionale anche dalle reti degli Enti di Servizio Civile (CNESC e Forum Servizio Civile) – che intende dare pari dignità alla difesa militare e alla difesa civile del nostro Paese. Di cui il Servizio Civile Nazionale è elemento imprescindibile
Già nella legge del ’98 si parlava infatti di “un servizio civile, diverso per natura e autonomo dal servizio militare, ma come questo rispondente al dovere costituzionale di difesa della Patria e ordinato ai fini enunciati nei Principi fondamentali della Costituzione” e, si attribuiva all’Ufficio nazionale del servizio civile – istituito con la stessa legge – anche il compito di “predisporre, d’intesa con il Dipartimento per il coordinamento della protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta.” La Legge attuale (n. 68 del 2001) e il relativo Decreto legislativo (n.77 del 2002) ribadiscono questo principio, così come fanno le Linee guida per la formazione generale dei volontari civili (emanate dall’UNSC nel 2013, ed adottate dal Copresc) che definiscono l’identità del Servizio Civile in quanto “autonomo istituto repubblicano di difesa civile, alternativa a quella militare”.
La proposta di Legge vuole rendere operative queste indicazioni legislative attraverso la costituzione di un Dipartimento e fondi certi dedicati, sia attraverso il trasferimento di risorse dalle spese militari che attraverso l’opzione fiscale dei 6×1000 dei cittadini. Nella nostra provincia ci sono quasi 1.500 firme di cittadini a sostegno della proposta di legge ed otto consigli comunali (da Correggio a Castelnovo ne’ Monti, passando per Reggio Emilia) hanno deliberato mozioni di approvazione. Anche il Copresc esprime apprezzamento e sostegno alla proposa di Legge, auspicando che venga fatta propria del Parlamento.