Importante iniziativa organizzata da ARCI Toscana e Arci Servizio Civile Toscana sul tema del disarmo e della difesa civile.
Il giorno sabato 24 gennaio a partire dalle ore 16.00 nella sede ARCI di Piazza dei Ciompi 11 a Firenze testimonianze e approfondimenti sui temi del disarmo, dell’investimento militare e di quali alternative stiamo chiedendo al governo per invertire la propria politica e cogliere così un’opportunità rivoluzionaria: la creazione di un dipartimento di difesa civile.
Verrà dunque lanciata anche in Toscana la campagna “Un’altra difesa è possibile”, perché la nostra Costituzione deve essere rispettata, ma soprattutto si proverà a rilanciare uno spazio di discussione ed elaborazione pacifista con tutti quei soggetti che in Toscana si adoperano in questa direzione. Infatti, la Campagna per il disarmo e la difesa civile lancia la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Si tratta di dare finalmente concretezza a ciò che prefiguravano i Costituenti, con il ripudio della guerra, che già oggi è previsto dalla legge e confermato dalla Corte Costituzionale, cioè la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l’opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Obiettivo della Campagna è dare uno strumento in mano ai cittadini per far organizzare dallo Stato la difesa civile, non armata e nonviolenta – ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni – anziché finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il “sacro dovere della difesa della patria” (art. 52). E’ un principio che non è mai stato attuato davvero, perché per difesa si è sempre e solo intesa quella armata, affidata ai militari. Dobbiamo riappropriarcene. Le grandi battaglie per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e del servizio civile iniziate fin dal dopoguerra hanno portato al riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico che la difesa della patria è molto più articolata ed estesa di quella semplicemente militare. Noi oggi sappiamo che la difesa della patria è difesa della vita, dell’ambiente, del territorio, dei diritti, della dignità, della pace, del lavoro.
Questo appuntamento costituisce quindi un’occasione di impegno, formazione e informazione importante per la società civile toscana per cui è importante facilitare la partecipazione e di diffondere questo invito. Nel volantino il programma specifico dell’iniziativa durante la quale sarà possibile firmare per la campagna.