Mercoledì 21 gennaio nella Sala della Resistenza del Palazzo comunale di Alba, l’Assessore all’Ufficio Pace Anna Chiara Cavallotto e il Consigliere Leopoldo Foglino insieme ai volontari dell’Ufficio Pace hanno presentato al pubblico e alla stampa la proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi ed alternativo a quello militare.
«Questo è un tema sicuramente innovativo, coraggioso ed è bello affrontarlo – ha dichiarato l’Assessore Anna Chiara Cavallotto – È importante riflettere e cercare un modo diverso per gestire i problemi. Si tratta di studiare un nuovo metodo, un cambiamento. Questa può essere una strada e ben venga la possibilità di portarla alla luce e lavorarci affinché tanti conflitti portatori di immensa sofferenza non debbano più accadere. Sembra un ideale ma si può lavorare per costruire qualcosa di reale».
«Nel 1997 il Presidente del Consiglio Massimo D’Alema firmava la legge che stabiliva la fine del servizio militare obbligatorio – ha ricordato il Consigliere Leopoldo Foglino – e già in quella legge c’era un cenno all’istituzione dei corpi civili di pace. La cosa non ebbe seguito ma su quel punto nasce questa proposta di legge che istituisca i corpi civili di pace per la creazione di un sistema di difesa civile, non armata e non violenta. Il sistema socio economico in cui stiamo vivendo è un sistema ingiusto. I conflitti vengono gestiti con le armi e le armi creano disastri».
La proposta di legge è stata lanciata a livello nazionale il 25 aprile 2014 durante una manifestazione all’interno dell’Arena di Verona davanti ad oltre 13 mila persone attraverso la campagna “Un’altra difesa è possibile”, con l’obiettivo di raccogliere almeno 50 mila firme entro fine maggio 2015. Prevede l’istituzione di corpi civili, non armati, formati alle tecniche della nonviolenza attiva e della mediazione, in grado di intervenire nei conflitti e nelle situazioni di tensione prima che degenerino in guerra aperta.
L’obiettivo è dare piena attuazione all’articolo 52 della Costituzione Italiana secondo il quale “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” attraverso l’istituzione di forme di difesa civile e non violenta nel rispetto dell’articolo 11 della stessa Costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Per supportare la proposta i residenti ad Alba possono firmare all’Ufficio Elettorale del Comune presentando un documento d’identità.
Alla presentazione dell’iniziativa sono anche intervenuti l’Assessore comunale alla Cultura Fabio Tripaldi, Maria Chiara Tropea e i consiglieri Ada Toso e Silvana Molina.