Mentre la Campagna si avvia alla sua conclusione a livello nazionale, è ora di tirare le somme della mobilitazione per un’altra difesa possibile anche in provincia di Como. Sono infatti più di mille le firme raccolte nel nostro territorio come risultato di una mobilitazione capillare messa in atto dal “Comitato lariano altra difesa possibile” coordinato dal Coordinamento Comasco per la Pace.
“Un grande risultato, soprattutto per l’opportunità che abbiamo avuto di coinvolgere gruppi e comunità nella riflessione verso al costruzione di strumenti concreti per la Pace”, dichiara il Direttore del Coordinamento Mauro Oricchio.
Se in queste ore le firme raccolte nella provincia comasca sono finalmente in viaggio per il centro di raccolta nazionale lo si deve al lavoro di numerose associazioni ed Enti Locali, capaci di raccogliere la proposta della mobilitazione nazionale lanciata dalle principali Reti del servizio civile e del pacifismo. Una proposta che punta alla promozione di una Legge di iniziativa Popolare per la costituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta.
Un’idea che è stata ben accolta anche dai principali esponenti delle Amministrazioni locali del territorio comasco. In molti hanno sottoscritto l’iniziativa a partire dal Sindaco di Como Mario Lucini, dal vice-presidente del Consiglio comunale di Como Mario Forlano, dal Sindaco di Cantù Claudio Bizzozero, dalla Sindaco di Lurate Caccivio Anna Gargano e inoltre dalla Sindaco di Olgiate Comasco e Presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio.
In provincia di Como sono stati diversi i comuni che si sono impegnati in prima linea per la raccolta di firme: Albiolo, Como, Cantù, Cavallasca, Cucciago, Fino Mornasco, Lurate Caccivio, Lurago d’Erba, Menaggio, Olgiate Comasco, Uggiate Trevano e Villa Guardia. Le firme inoltre sono state raccolte anche presso i Comuni di Alzate Brianza, Brenna, Cermenate, Erba, Lomazzo, Moltrasio, Monguzzo.
La speranza è ora che lo sforzo del Coordinamento Comasco per la Pace e di tutti le realtà simili in vari territori del nostro paese possa portare alla superamento della fatidica quota di 50.000 firme, necessaria per la presentazione di una Legge di iniziativa popolare.
Il Comitato Promotore comasco di “Un’altra difesa è possibile” ritiene fondamentale che anche il nostro territorio si sia fatto sostenitore di questo percorso innovativo; la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” intende ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia. In che modo? Dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11), affermando la difesa dei diritti di cittadinanza e affidando ad ogni cittadino il “sacro dovere della difesa della patria” (art. 52). Per fare ciò occorre organizzare la preparazione di mezzi e strumenti non armati d’intervento nelle controversie internazionali per la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni. Questi sono i veri nemici della Patria e delle cittadine e cittadini di questo Paese.