Altre adesioni da parte di comuni del reggiano dopo le mozioni votate a Reggio Emilia, Albinea e Cavriago.
Nella provincia di Reggio Emilia sempre più Consigli comunali aderiscono alla campagna “Un’altra difesa è possibile”, garantendo sostegno e promozione alla raccolta firme per la Legge di iniziativa popolare per la “difesa civile, non armata e nonviolenta”
Dopo i Consigli comunali di Reggio Emilia, Albinea e Cavriago anche quello di Correggio (venerdì 27 marzo) e di Vezzano sul Crostolo (sabato 28), hanno deliberato mozioni di sostegno alla campagna che chiede l’istituzione del Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta, da finanziare sia con i necessari risparmi sulle spese militari che con il 6×1000 dei cittadini. In tutte le occasioni il M5S, e le liste di sinisitra hanno votato congiuntamente al PD. Inoltre, il sindaco di Vezzano, Mauro Bigi, ha invitato Pasquale Pugliese, coordinatore regionale della Campagna, ad intervenire all’interno del Consiglio per illustrare le ragioni della Campagna.
Le potenzialità della difesa civile e i suoi campi di applicazione sono incomparabilmente più ampi della difesa militare, che si basa esclusivamente sul principio della maggiore capacità distruttiva rispetto al “nemico”, cioè sulla preparazione di quella guerra che la Costituzione – solennemente – ripudia. Nella preparazione della quale, tuttavia, il nostro Paese continua ad investire – anno dopo anno – impressionanti cifre del bilancio dello Stato, che lo rendono la quinta potenza militare europea e tra le prime undici sul pianeta. Ma tra le più fragili sul piano della sicurezza sociale delle persone, sul piano della difesa dei diritti civili dei cittadini, su quello della protezione della democrazia dalle minacce del terrorismo e delle mafie. Oltre che incapace di intervenire efficacemente nei conflitti internazionali, per aiutarne la risoluzione pacifica anziché la degenerazione violenta.
La difesa civile, che – al contrario di quella militare – usa mezzi e strumenti coerenti con le finalità perseguite ha, tra gli obbiettivi dichiarati dalla proposta di Legge di iniziativa popolare, la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali in essa enunciati; la predisposizione di piani per la difesa civile non armata e nonviolenta, compresa la formazione della popolazione; le attività di ricerca per la pace, il disarmo, la risoluzione dei conflitti e la conversione a fini civili delle industrie belliche; la prevenzione dei conflitti armati, la mediazione, la riconciliazione, la promozione dei diritti umani, l’educazione alla pace e al dialogo inter-religioso, in particolare nelle aree a rischio di conflitto, in conflitto o post-conflitto; il contrasto delle situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e la difesa della vita, dei beni e dell’ambiente; infine – affinché tutto ciò sia davvero possibile – l’organizzazione delle strutture della Difesa civile non armata e nonviolenta., attraverso il Dipartimento preposto.
In tutta la provincia di Reggio Emilia i cittadini possono sottoscrivere la Legge di iniziativa popolare – che necessita di almeno 50.000 firme entro la prima settimana di maggio – recandosi nelle Segreterie comunali e negli URP di Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Campagnola, Campegine, Casalgrande, Casina, Castellarano, Castelnovo di Sotto, Cavriago, Correggio, Fabbrico, Gattatico, Ligonchio, Luzzara, Novellara, Quattro Castella, Reggio Emilia, Reggiolo, Rio Saliceto, Sant’Ilario, Vezzano sul Crostolo.