“Bum bum… chi è che spara?” è il titolo provocatorio dell’iniziativa organizzata da Arci Empolese Valdelsa e Arci servizio Civile Empoli con l’adesione di Gees (Gruppo Empolese Emisfero Sud) e Rete Lilliput, che si svolgerà martedì 10 marzo alle ore 21,15 presso il Circolo arci di Petroio, Vinci
Saranno con noi Francesco Mancuso, dell’Università di Pisa e CISP, autore di vari libri sul tema degli armamenti e disarmo e Sara Bandecchi, presidente di Arci Servizio Civile toscana. In questi tempi in cui venti di guerra soffiano ormai da ogni parte, senza parlare dei conflitti di cui nemmeno si parla da parte dei media, ci sembra giusto ed utile analizzare come il nostro Stato usi le risorse, che tipo di budget sia destinato alle spese militari, che tipo di commercio venga fatto delle armi e soprattutto se parlare di disarmo sia ancora possibile…
Durante la serata verranno raccolte le firme per la campagna “Un’altra difesa è possibile” a cui l’arci aderisce. Questa sarà la seconda tappa di raccolta firme nel nostro territorio, dopo quella del 22 febbraio al Circolo di Pagnana e quindi un’altra opportunità per tutti coloro che credono nella pace, di firmare per questa importante campagna Obiettivo della Campagna è quello di dare uno strumento ai cittadini per chiedere allo Stato l’istituzione della Difesa nonviolenta ovvero per la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni.
L’obiettivo dell’Arci e degli altri promotori è quello di dare finalmente piena attuazione all’art. 52 della Costituzione (sacro dovere della difesa della patria) istituendo forme di Difesa civile e nonviolenta in coerenza con l’art. 11 (ripudio della guerra). In pratica si tratta di chiedere un dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il disarmo e che abbia forme di collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, quello dei Vigili del fuoco e col Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.