Costituito anche in Val d’Aosta il comitato “Un’altra Difesa è possibile”

La campagna punta a raccogliere 50.000 firme entro la fine di maggio per una proposta di legge di iniziativa popolare ‘Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento di Difesa Civile non armata e nonviolenta’

Silvia Berruto

Silvia Berruto, refente provvisorio del comitato VdA ‘Un’altra Difesa è possibile


L’obiettivo è che il Parlamento si doti degli strumenti per dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione della Repubblica Italiana che coinvolga i cittadini nel loro ruolo di “difensori della patria”. Con la Campagna si potranno aprire rapporti con i rappresentanti istituzionali dai sindaci ai parlamentari e in particolare con l’intergruppo dei parlamentari per la pace.

La proposta di legge che i cittadini potranno sottoscrivere prevede l’istituzione e il finanziamento di un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il disarmo che abbia forme di interazione e di collaborazione col Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del fuoco e il Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il finanziamento della nuova Difesa civile sarebbe garantito, oltre che dallo spostamento di risorse dalla spesa militare dalla possibilità dei per i contribuenti di destinare a questo scopo il 6×1000 dell’imposta del reddito delle persone fisiche.

Alla Valle d’Aosta il numero minimo di firme richiesto è di 200 ma il comitato regionale sta lavorando per raccogliere un numero più significativo di firme. Il comitato regionale Valle d’Aosta è composto da Arci Valle d’Aosta/Espace Populaire (Alexandre Glarey), Movimento nonviolento Valle d’Aosta (Silvia Berruto) referente provvisorio,  Scuola di Pace Valle d’Aosta (Andrea Asiatici), Legambiente (Paolo Fedi).

 

 

Valle d'Aosta Pace

 

Tratto da

AostaCronaca

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